martedì 11 ottobre 2011

Negramaro



Per la prima volta ho avuto l'occasione di ammirare il Palalottomatica di Roma e assistere ad un concerto dei Negramaro.
La combo non è stata ottimale, ma prese singolarmente le due cose sono state molto gradevoli.

Il Palalottomatica si colloca nel cuore dell'EUR e si nota subito, per la sua forma cilindrica, il suo essere adatto più ad avvenimenti sportivi che a concerti dove l'acustica si disperde in malo modo. Spero di riuscire a vincere la mia pigrizia ed andare ad assistere a qualche partita della Virtus Roma!

I Negramaro sono un gruppo che ho apprezzato fin dalla prima apparizione a Sanremo (dove furono eliminati la prima sera).



Ho gradito i loro album (nonostante forse proprio l'ultimo è quello che mi è piaciuto meno). Ammetto però che se non fosse stato per mia moglie non credo sarei mai andato a vederli dal vivo.
Devo dire però che lo spettacolo è stato degno di tale nome. Un inizio alla 2001: odissea nello spazio (con tanto di astronauta) ha aperto le danze e da Singhiozzo fino a Parlami d'amore ben 22 canzoni hanno fatto ballare, abbracciare, baciare, lettera e testamento tutti gli spettatori (tra cui Verdone e Zero in zona VIP).
Tante critiche alla società italiana, alla televisione e svariati omaggi a Roma e, soprattutto, a Mario Monicelli.
La particolarità di questo tour è la presenza di un attore che si presta a salire sul palco a "recitare" qualcosa.
Sabato si è prestato a questo compito Michele Placido che ha rielaborato e recitato la parte finale di Londra Brucia.

Il concerto mi ha fatto anche notare un particolare non di poco conto: Giuliano Sangiorgi ha un atteggiamento molto gaio mentre canta...

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