domenica 2 dicembre 2012

Connessioni Smarrite

Il nostro cervello è composto da miliardi di neuroni, tutti collegati fra loro in maniera complessa e ingegnosa in un'intricata ragnatela di sinapsi. Ciò produce tutto ciò che siamo, ricordiamo e possiamo immaginare. Una ricca e meravigliosa macchina capace di creare, inventare ed emozionarci ogni giorno. 

Ora provate a immaginare il mondo, coi suoi 7 miliardi di abitanti, come un grande cervello e immedesimatevi in uno dei suoi neuroni. Tutte le vostre connessioni con le persone che conoscete sono delle sinapsi umane e tutte le relazioni fra gli abitanti della terra creano un'intricatissima mappatura di conoscenze. Consideriamo le sole amicizie su Facebook, anche se sicuramente vi siete relazionati in forma più o meno prolungata con molte più persone di quelle presenti nella vostra lista di amici. Quanto siamo capaci di ricordare, condividere e imparare dalle sole condivisioni che ogni giorno abbiamo su Facebook? Ma soprattutto, quanto è importante ricordare, condividere e imparare ogni giorno con qualcuno di completamente diverso da noi?
Nonostante la società si sia evoluta negli ultimi decenni, esistono ancora suddivisioni e separazioni enormi e futili. Ricchi e poveri, bianchi e neri, alla moda e sciatti. Eppure, nonostante a qualcuno faccia ancora storcere il naso, siamo tutti quasi uguali. Siamo tutti neuroni di un pianeta che soffre e fatica a evolversi a causa di questi coaguli sociali che non riusciamo ancora a sciogliere. Ci hanno reso cocomeri quadrati, comodi per essere inscatolati meglio, evitando di lasciar spazio alla nostra fantasia, al ragionamento e alla nostra naturale forma e dimensione.



Troppo spesso ci si rinchiude come pecore in un recinto fatto di pregiudizi, affinità e classi sociali, imposte da un sistema a cui fa comodo suddividerci in queste categorie.
Frasi del tipo: "abbiamo solo fatto il militare insieme", "siamo solo colleghi di lavoro", "abbiamo solo seguito gli stessi corsi all'università", "era solo un vecchio compagno di classe" fanno capire come spesso noi stessi abbiamo voluto tagliare quei ponti con centinaia di altri neuroni, che avrebbero potuto darci oggi molto più di quello che abbiamo riguardo a conoscenza, esperienza ed evoluzione.
Per fortuna internet e social network come Facebook ci permettono ora di liberarci da queste catene e ricreare delle sinapsi con persone con cui era venuto meno il contatto. Ogni persona che conosciamo può darci molto più del motivo per cui la conosciamo. 


2 commenti:

  1. Tutto l'articolo sembrava chiamare qualcosa che già avevo letto... Ma la frase "ci hanno resi cocomeri quadrati" mi ha "illuminato", spinto a ritrovarlo e a consigliartene la lettura:
    http://blog.focus.it/technium/2010/06/24/technium-la-foresta-delle-menti/

    Consiglio vivamente il blog di Kevin Kelly, quello suo in inglese... ma anche solo quello tradotto di focus va bene :D

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    1. Grazie per la segnalazione. Il tuo link si "connette" perfettamente con il pensiero che volevo descrivere. :)
      Alla fine ognuno di noi è un pezzo di un puzzle multidimensionale con un disegno molto più ampio.

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