venerdì 14 febbraio 2014

Il Gene Egoista

Da pochi anni ho scoperto l'esistenza di un uomo che ignoravo completamente: Richard Dawkins


La grandezza di quest'uomo sta nel fatto di essere, oltre che un importante biologo, un bravissimo divulgatore scientifico. Da grande ignorante quale sono, ho sempre ammirato chi riesce a spiegare concetti molto complessi ai "profani". Molto interessanti i suoi documentari sulla religione e i libri a essa dedicati, ma oggi vi voglio parlare di un libro che da poco tempo ho finito di leggere, uno dei suoi saggi più famosi: Il gene egoista (nella sua edizione del 1989 arricchita con due capitoli aggiuntivi e molte note utili a spiegare ancora meglio la sua teoria).
La teoria incentra tutta l'evoluzione sui pool genetici, dando loro il ruolo principale nell'evoluzione di tutte le specie, dal brodo primordiale a oggi. Una teoria nata negli anni '70 che colpì e influenzò i genetisti di tutto il mondo. Molti oggi la considerano fondamentale perché spiega molto bene uno degli ingranaggi principali dell'evoluzione, ma allo stesso tempo la considerano non sufficiente. Gli ingranaggi pare siano molti di più e le dinamiche in gioco molto più complesse.
Mentre leggevo questo libro, la cui prima edizione è addirittura del 1976, ho pensato: "Perché scopro quest'uomo e la sua teoria solo ora? Perché a scuola nessuno me ne ha vagamente accennato?". Chissà, magari il professor Zurrida qualcosa avrà anche accennato e io nel frattempo ero in preda a film mentali mentre guardavo le nuvole, ma non credo, molti programmi scolastici si fermavano (quando andavo a scuola io) al XIX secolo. 
Ora, nonostante questa teoria sia oggi considerata "necessaria ma non sufficiente" (qualcuno osa dire addirittura superata), consiglio a tutti la lettura di questo saggio per tre buone ragioni:

- Leggere è sempre una buona ragione e, per chi legge solo romanzi, leggere un saggio che parla di realtà potrebbe essere ancora più affascinante.

- Al termine della scuola, la maggior parte della propria cultura riguardo la genetica si limita a Darwin con le sue Galapagos e Mendel coi suoi piselli rugosi. Il gene egoista, aldilà della sua teoria, riparte da Darwin e Mendel e ci riavvicina agli sviluppi più attuali delle moderne teorie genetiche, creando la base per tutto quello che è venuto dopo con decine di esempi reali inerenti animali e insetti di ogni tipo. 

- Il libro è scritto in maniera veramente semplice. Lo scrittore stesso ammette che nelle varie revisioni ha lavorato molto per rendere comprensibili a tutti i concetti espressi, per divulgare la sua teoria e tutto ciò che ne deriva nel modo più facile da apprendere anche per chi, come me, fosse un profano. 

Leggere questo saggio ritengo comunque sia propedeutico per tutte le letture successive sull'argomento, anche perché ormai tutti, nel bene o nel male, fanno riferimento al Gene Egoista.

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