sabato 13 dicembre 2014

John De Leo in Casa del Jazz

Tanti anni fa, precisamente nel 1999, vidi per la prima volta i Quintorigo sul palco del Festival di Sanremo, un gruppo diverso dal solito, con una canzone molto particolare di cui mi innamorai subito: "Rospo". Originali e coraggiosi nel proporre musica ricercata e ben lontana dalla banalità commerciale, mi hanno fatto apprezzare i loro primi album. Amavo soprattutto la voce di John De Leo, tecnicamente una delle più complete nel povero panorama italiano e quando lasciò il gruppo mi innamorai del suo primo album solista: "Vago Svanendo". 
Dopo sette anni, scopro, grazie alla trasmissione televisiva #Gazebo che il grande John ha pubblicato un secondo album "Il Grande Abarasse", ma soprattutto scopro che Giovedì 11 e Venerdì 12 Dicembre sarebbe stato ospite della Casa del Jazz

Non mi faccio sfuggire l'occasione e con l'amico Riccardo partecipo all'evento del Giovedì. Come spesso accade in questi casi, ho l'occasione di scoprire una nuova location romana: la Casa del Jazz, creata da una villa confiscata a un boss della Banda della Magliana e trasformata in un'area per concerti ed eventi.



La bella e accogliente sala crea la giusta atmosfera per un concerto in cui viene riproposto il concept album incentrato sui vari punti di vista degli abitanti di un palazzo in cui un'esplosione improvvisa si frappone alla quotidianità dei vari inquilini. 
John De Leo canta e dirige il gruppo di sette musicisti con sguardi, movimenti e gesti che creano involontariamente un balletto che accompagna un concerto ricco di musica e alchimie sperimentali che di rado vengono proposte da artisti italiani.


Ospite in prima fila, ma anche protagonista in due dei brani proposti, è lo scrittore Stefano Benni che si presta a leggere degli spezzoni del romanzo "Linea d'ombra" di Joseph Conrad che caratterizza uno dei brani dell'album: "The Other Side of a Shadow". Si ripropone poi nell'ultimo brano "Muto (come un pesce rosso)" improvvisando un dialogo con John De Leo incentrato sulle ultime notizie di cronaca romana, accusando il cantante di essere stato immortalato in una foto con Alemanno e Allevi. Uno scandalo farsi ritrarre insieme a due non musicisti. 



Una serata più unica che rara che mi ha permesso di gustarmi dal vivo uno dei più originali e interessanti artisti musicali italiani.




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