martedì 19 aprile 2016

Modena Play 2016

Anche quest'anno abbiamo avuto la felice idea di recarci a Modena per la manifestazione Play.
Dopo la bella esperienza dell'anno scorso eravamo anche più consci di cosa avremmo trovato. Con lo stesso gruppo (io, Antonella, Emilio e Annalisa) e gli stessi orari siamo partiti la mattina di sabato 2 Aprile. Verso le 13:30 siamo arrivati alla fiera e, dopo un veloce tour nei padiglioni e un pranzo al sacco saggiamente preparato da casa, abbiamo iniziato il nostro viaggio esplorativo. Il buon Emilio aveva preparato una wish-list che ci ha guidato tra i vari stand.

Partiamo da una versione gigante di Dr. Eureka: un simpatico filler pensato per i più piccoli ma molto divertente anche per gli adulti. Abilità manuale, colpo d'occhio e velocità di ragionamento sono i punti cardine del gioco. Chi per primo riesce a ricreare le combinazioni indicate in una carta pescata a caso ha la meglio sugli altri.

Ci spostiamo verso lo stand della dV Giochi dove troviamo disponibile Yeti: un simpatico gioco prevalentemente tattico. A turno si lanciano i dadi speciali che ci obbligano a scegliere come gestire i risultati nel tentativo di raggiungere per primi l'abominevole uomo delle nevi. Il gioco ci piace, tant'è che il giorno dopo io e Antonella decidiamo di acquistarlo per regalarlo a nostro nipote.

Ci spostiamo verso un tavolo in cui troviamo tre ragazzi ultimare una partita a Insoliti Sospetti. Il gioco è un cooperativo dai 3 ai 18 giocatori, quindi approfittando dell'ospitalità facciamo una prima partita in 7. Il gioco è veloce e simpatico, decidiamo così di fare altre due partite con altri due ragazzi che, passando di lì, ci hanno chiesto a loro volta ospitalità. Anche questo gioco, molto adatto alle nostre comitive, è entrato nel bustone degli acquisti del giorno dopo.

Uno dei giochi più cercati da Emilio è Celestia, che si rivela un gioco di bluff e deduzione molto gradevole. Un'altra coppia chiede di unirsi a noi e, dato che il gioco regge fino a sei partecipanti, non abbiamo nulla in contrario. A turno i giocatori rivestono il ruolo di capitano di una nave volante che deve lanciare dei dadi e, col beneficio del dubbio, dichiarare di possedere (o no) fra le proprie carte i simboli apparsi nei dadi: chi non ci crede "abbandona la nave". Se il capitano possiede effettivamente le carte la nave procede e il ruolo di capitano passa al giocatore successivo. Chi riesce a scendere nei momenti giusti raccoglierà più punti ottenendo la vittoria finale. Il gioco è molto simpatico, ci cattura e ci fa venire voglia di rigiocarlo. Lo avremmo anche comprato, ma non era incluso nelle "offerte" migliori della fiera.

Dopo la bella esperienza precedente ci ritroviamo fra le mani il veloce e caciarone Gallina City: un gioco molto dinamico, anche se forse non adatto ad essere giocato in una fiera chiassosa. Si deve infatti cercare di descrivere nel miglior modo possibile, in contemporanea con gli altri giocatori, i buffi animali raffigurati nelle carte tenute in mano, alla ricerca della carta gemella.

Verso la fine della serata ci fermiamo a giocare qualche turno di Epic Resort, un titolo uscito l'anno scorso ma mai provato da nessuno di noi quattro. Il gioco ha un'ambientazione particolare: un resort hawaiano fantasy in cui ospitare turisti anche del calibro di chierici e guerrieri. Bisogna fare attenzione ai mostri che però tentano di saccheggiare i nostri edifici. Un particolare deck-builder che meriterebbe di essere rigiocato.

Prima di avviarci al nostro caro albergo chiudiamo con Pozioni Esplosive. Ne avevo sentito molto parlare, purtroppo però la meccanica di cattura delle biglie per cercare di scatenare le reazioni esplosive si rivela meno intrecciata di come speravo. Dato che il gioco si basa fondamentalmente su quello, non riesco ad appassionarmici.


Andiamo via dalla fiera e in breve tempo raggiungiamo l'albergo in cui, oltre ai comodi letti, ci godiamo un'ottima cena.


La mattina, dopo una breve colazione, salutiamo l'albergo e corriamo verso la fiera, consci di trovare molta più folla rispetto al giorno prima. Intenzionati a fare acquisti sfruttando alcune delle offerte delle varie case editrici, proviamo un gioco di cui Antonella aveva sentito parlare molto bene: Tides of Time. Un gioco composto da... 18 carte, ma molto più profondo di quanto ci si possa immaginare. Una sfida uno contro uno che ci convince e infatti rientra fra i nostri acquisti.

Quest'anno alla fiera era allestita anche un'area dedicata ai giochi "europei" in cui cerchiamo qualche titolo interessante. I colori e la plancia di Gum Gum Machine ci catturano e ci avventuriamo in questo simpatico gioco da "ingegneri", in cui la memoria e la logica degli intrecciati ingranaggi della plancia mettono alla prova le nostre sinapsi. Chi riesce a creare i chewing gum più variegati ha la meglio.

Lì vicino ci imbattiamo in un gioco il cui nome non mi è nuovo: Black Hat. Conoscevo la sua ambientazione legata al mondo degli hacker, ma non conoscevo le sue meccaniche, che scopro con piacere essere quelle di un intrecciato gioco di carte. Una bella esperienza per un gioco che vorrei riprovare. Tra l'altro uno dei suoi autori, lì presente, ci chiede di fare un breve video per promuovere il gioco agli editori italiani. Vista la mia presenza temo che il gioco non verrà mai italianizzato.

In attesa delle varie estrazioni delle lotterie a cui più o meno volontariamente avevamo partecipato, andiamo a ripescare un vecchio gioco: Jamaica. Particolare corsa di navi pirata in cerca del maggior bottino. Leggero e avvincente. Purtroppo sono l'unico a cui è piaciuto.

L'anno scorso abbiamo cercato inutilmente di giocare ad Abraca...boh. Quest'anno, grazie all'immensa ludoteca della Tana dei Goblin, riusciamo a provarlo. Un bel gioco di logica e deduzione che ci vede lanciare incantesimi che... forse abbiamo a disposizione. Infatti ogni giocatore non vede gli incantesimi che ha di fronte, ma solo quelli degli avversari e, di conseguenza, deve dedurne i propri. Purtroppo l'estrazione di un'inutile (e taroccata) lotteria ci fa interrompere prima della fine la partita.

Chiudiamo praticamente la serata fra acquisti ed estrazioni di premi (in cui ovviamente non vinciamo nulla), quando ad un certo punto vedo libero il tavolo di Flick 'em up!
Ritorno bambino per venti minuti calandomi in questa sfida a colpi di dito dove al posto dei soldatini mi ritrovo dei buffi cow-boy che cercano di tenersi in piedi e buttar giù gli avversari.

Finisce così la nostra avventura. Molto più intensa e piacevole della scorsa volta. L'esperienza e la miglior organizzazione degli stand ci hanno permesso di muoverci meglio fra i tavoli e limitare i tempi di attesa per i giochi, soprattutto il sabato. Siamo riusciti a provare e scoprire molte novità. Fra gli acquisti, oltre quelli già citati, arrivano a casa nostra anche: Spyfall, Una notte da lupi e Android Netrunner  (ricevuto in regalo da Antonella).
Andiamo via contenti e convinti che questa non è stata l'ultima nostra visita alla fiera.

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